2. Astro-Percorsi - Le Costellazioni
Osservando il cielo stellato in una notte limpida, quasi istintivamente siamo portati a collegare tra loro, con segmenti immaginari, le stelle più luminose. Probabilmente senza rendersene conto, stiamo emulando gli antichi astronomi che, così facendo, hanno creato le Costellazioni, figure altamente stilizzate, in cui la loro fantasia riconosceva animali, eroi e personaggi mitologici (per esempio la figura di Pegaso, il cavallo alato in una rappresentazione del planetario software The Sky).
Un esempio è la celebre costellazione di Orione, forse la più bella del cielo boreale, riprodotta nell'immagine in basso. Le sue stelle, con un po' di fantasia, tracciano le linee essenziali della figura del mitico cacciatore, compresa la cintura e la spada, che ospita la straordinaria nebulosa M42.
Secondo gli studiosi di Archeoastronomia, l’origine delle costellazioni è databile attorno al 2600 a.c. presso la civiltà minoica. Nei secoli queste conoscenze giunsero in Egitto e in Asia Minore ma già Eudosso nel 380 a.c. nel suo globo astronomico, andato perduto, aveva rappresentato le costellazioni e l’eclittica in maniera sostanzialmente analoga a quella attuale. Ne abbiamo la prova nella descrizione del cielo fatta dal poeta Arato da Soli attorno al 280 a.c. nel suo “Fenomeni e Pronostici”. A questa opera si rifarà Ipparco di Nicea, per compilare il suo “Catalogo” in cui erano descritte 49 costellazioni e 1080 stelle. L’Almagesto di Tolomeo, pietra miliare dell’Astronomia fino ai tempi di Galileo Galilei, era basato a sua volta sul testo di Ipparco.
Il più antico planetario conosciuto è l'Atlante Farnese, basato in gran parte sul globo di Eudosso. Sono rappresentate, scolpite nel marmo, 42 costellazioni. Questo evidente filo rosso che lega nei secoli la descrizione del cielo è tuttavia fondato su una semplice illusione prospettica. Con l’eccezione di un gruppo di stelle dell’Orsa Maggiore, le altre costellazioni perdono di significato se si dispongono in uno spazio tridimensionale. Le diverse stelle che si trovano entro i confini di una costellazione, sono distribuite casualmente, a distanza molto variabili e spesso sembrano luminose solo perché relativamente vicine; viceversa se potessimo portarle tutte alla medesima distanza, il cielo assumerebbe ben altro aspetto. Nonostante questa incongruenza l’utilizzo delle costellazioni semplifica molto il lavoro degli studiosi tanto che i confini odierni sono stati definiti con cura dall’Unione Astronomica Internazionale. L’aspetto del cielo cambia durante la notte e nell’arco dell’anno. Questa variazione è dovuta alla azione combinata del moto di rotazione e di quello di rivoluzione della Terra. Osservando il cielo in direzione Sud, per alcune ore, si nota che le stelle apparentemente si spostano e mentre alcune tramontano in direzione Ovest, altre sorgono in direzione Est. In più, ripetendo le osservazioni in notti successive, ci si accorge che la medesima stella passa un po’ prima al meridiano (arco di cerchio massimo che congiunge il Nord con il Sud), in ragione di due ore al mese. Questo significa, per esempio, che l’aspetto del cielo alle ore 24:00 del 15 del mese di Gennaio è lo stesso di quello delle ore 22:00 del 15 del mese di Febbraio, ossia delle ore 20:00 del 15 di Marzo.
Alla luce di questo fatto è possibile dividere le costellazioni in: primaverili, estive, autunnali ed invernali riferendosi a quelle visibili in direzione Sud in una particolare stagione. L’inclinazione sul piano dell’eclittica dell’asse di rotazione terrestre aggiunge un’altra sorpresa al ciclo delle costellazioni; tutte le costellazioni vicine al polo nord celeste, per gli osservatori dell’Emisfero Boreale, non tramontano mai e sono visibili, seppure a diversa altezza sull’orizzonte, durante tutto l’anno. Sono le cosiddette costellazioni circumpolari.
Alla latitudine media dell’Italia le costellazioni circumpolari sono: Orsa Minore, Orsa Maggiore, Cassiopea, Cefeo, Dragone, Giraffa.
Le costellazioni primaverili: Bootes, Bilancia, Cani da Caccia, Chioma di Berenice, Corona Boreale, Coppa, Corvo, Idra, Leone, Leone Minore, Sestante, Vergine.
Le costellazioni estive: Aquila, Cavallino, Capricorno, Cigno, Delfino, Ercole, Lira, Freccia, Ofiuco, Sagittario, Scorpione, Scudo, Serpente, Volpetta.
Le costellazioni autunnali: Acquario, Andromeda, Ariete, Balena, Lucertola, Pegaso, Perseo, Pesci, Triangolo.
Le costellazioni invernali: Auriga, Cancro, Cane Maggiore, Cane Minore, Eridano, Gemelli, Lepre, Lince, Orione, Poppa, Toro, Unicorno.
1. Astro-Percorsi - Colori e Spettri delle Stelle
2. Astro-Percorsi - Le Costellazioni
3. Astro-Percorsi - La misura delle distanze